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Via libera al nuovo decreto: niente zone gialle in aprile

Il ministro Speranza e il premier Draghi

L’Italia resta in arancione o rosso fino alla fine di aprile, con gli spostamenti vietati in tutto il paese.

Bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre, piscine, resteranno chiusi. Niente visite a parenti e amici in zona rossa e possibili in zona arancione all’interno della regione una sola volta al giorno e in un massimo di due persone.

“Il Consiglio dei ministri – si legge in un comunicato ufficiale  – si è riunito mercoledì 31 marzo 2021, alle ore 17.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni anti Sars-CoV-2, di Giustizia e di concorsi pubblici (decreto-legge).

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, del ministro della Giustizia Marta Cartabia, del ministro della salute Roberto Speranza, del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta e del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di Giustizia e di concorsi pubblici.

Il testo prevede la proroga fino al 30 aprile 2021 dell’applicazione delle disposizioni del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021 (salvo che le stesse contrastino con quanto disposto dal medesimo decreto-legge) e di alcune misure già previste dal decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30…”

Il Consiglio dei ministri ha approvato, così, il nuovo decreto anti Covid in vigore dal 7 aprile. Il decreto prevede alcune novità: l’obbligo di vaccinazione per tutto il personale che opera nella sanità, farmacisti compresi, lo stop alla possibilità per i presidenti di Regione di emanare ordinanze per chiudere le scuole e, anche, il cosiddetto scudo penale per i somministratori del vaccino, limitando la punibilità ai soli casi di colpa grave.

Da quello che trapela, infine, se subito dopo Pasqua qualcuno si aspettava un’apertura generalizzata, resterà deluso.

Toccherà alla ‘cabina di regia’ effettuare una verifica dei dati, e progressivamente autorizzare le riaperture.